Casa Malo: la bellezza ritrovata
C’era una volta un palazzo silenzioso, adagiato nel cuore di un borgo incantato, protetto da mura antiche e custodito dal tempo. Un tempo in cui l’ampio androne che lo attraversava dalla strada alla corte interna era varco, passaggio, respiro. Poi gli anni, i secoli, lo avevano trasformato, chiudendo quella via d’aria e di luce in stanze e muri, lasciando però intatta la memoria: tre archi possenti, tre colonne in muratura che resistevano ancora, a testimoniare ciò che era stato.
Oggi, Casa Malo racconta una storia nuova. Una storia che profuma di legno e di luce del mattino, di pietra e armonia, di gesti quotidiani che si fondono con la bellezza senza tempo. Quell’antico portico – un tempo solo passaggio – è tornato a vivere. Non più solo attraversato, ma abitato. Lo abbiamo trasformato in cucina e sala da pranzo, cuore luminoso della casa, dove la luce dell’est accarezza i volumi, scalda le colazioni lente, accende i profumi del pranzo. Qui il tempo rallenta, e ogni cosa trova posto.
A ovest, nella stanza più intima, la zona living: un divano, due piccole finestre, una luce morbida che arriva al tramonto. È qui che la casa si fa rifugio. La sera, la famiglia si raccoglie. I pensieri si spogliano della giornata, i sogni si preparano al silenzio.
Non ci sono corridoi, né disimpegni. Casa Malo è un fluire continuo, uno spazio che accompagna, accoglie, sorprende. Dietro una parete in noce Canaletto, calda e nobile, si nascondono funzioni preziose: un secondo bagno con doccia, un vano lavanderia, un nuovo ingresso svelato come un segreto tra le mura portanti. È stata una scoperta, una porta dimenticata, che ora è rinata. E da lì, tutto ha trovato nuova coerenza.
Il legno domina con la sua eleganza: a pavimento, un parquet in noce americano, posato a spina francese a 45°, danza sotto i piedi. L’isola cucina si veste anch’essa in cannettato di noce, mentre la matericità delle pareti si colora di salvia, con piccole piastrelle tridimensionali, delicate come foglie mosse dal vento.
La camera padronale è un invito alla quiete. È in dialogo costante con il bagno in suite: ampio, luminoso, con una vasca freestanding e una grande doccia walk-in. Ogni angolo è pensato per il benessere. La cabina armadio cela con intelligenza un’anima in acciaio, trasformata in scarpiera, specchio, televisore. Non è solo funzione: è bellezza che si adatta, si plasma, si offre.
Casa Malo è un esempio di come l’abitare contemporaneo possa danzare con la storia.
Non cancella il passato, lo accoglie. Non teme l’innovazione, la invita.
Chi vive oggi qui, non abita solo uno spazio: vive un racconto.
Un racconto di luce, materia, intuizione.
Un racconto che continua ogni giorno, a ogni passo, a ogni respiro.
Benvenuti a Casa Malo.
Dove il tempo non è più un limite, ma un compagno.
E la casa non è solo un luogo, ma una storia da vivere.