L’intervento consiste nella ristrutturazione di un appartamento situato all’ultimo piano di un edificio
dei primi anni del ‘900 nella città di Roma. Il progetto nasce dallo studio e dalla reinterpretazione del
luogo, dettato dal tema della domus romana.
Il riadattamento degli spazi tipici della domus alle esigenze del vivere moderno ha permesso una
semplificazione dello spazio, composto da un solo elemento fisso ed uno mobile che lo modifica secondo
le necessità dell’abitare quotidiane, in contrapposizione alla complessità spaziale caratteristica
della città di Roma.
Il blocco centrale è il cuore pulsante della casa, un mobile contenente tutti i servizi - apribile da ogni
lato e scomponibile - diventa così un’ architettura, un filtro tra il pubblico e il privato.
Sul grande terrazzo numerose aperture dettano un ritmo sulla profondità dell’intera abitazione. Insieme
a quelle sul retro - che ci regalano uno sguardo sulla basilica di San Giovanni in Laterano -
permettono la penetrabilità di una seducente luce romana.
La scelta dei materiali e delle finiture è dettata proprio dal desiderio della cattura della luce. L’utilizzo
della calce applicata a spessore fa sì che le superfici siano caratterizzate dalla lavorazione a mano
dell’uomo, dall’aspetto poroso e piacevoli al tatto, e determina uno spazio sensibile alla luce esterna
in grado di cambiare il suo aspetto nell’arco della giornata.
Il progetto si immerge così nello spirito romano, un rifugio in quota, lontano dal caos cittadino, capace
di catturare luce, odori, colori e atmosfera. Connubio tra l’antico e il contemporaneo, uno spazio
essenziale ma interattivo, in grado di cambiare la sua forma e le sue funzionalità con il suo arredo
architettonico. Un luogo intimo, che esorta all’ accoglienza e alla condivisione... che genera VITA.