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Continuita fra interno ed esterno

Descrizione
Un appartamento di 120 mq nell’ex area industriale Marconi/Ostiense a Roma. 
La particolarità di questo appartamento è proprio nella sua posizione. Gli affacci principali infatti si aprono verso il Gazometro, l’ex Fabbrica della Mira Lanza e sullo sfondo si vedono gli ex Mulini Biondi di contrasto con le cupole delle chiese di Corso Vittorio Emanuele. 
I progettisti, Sara Cimarelli e Giorgio Opolka fondatori dello studio Archifacturing, hanno cercato il più possibile di creare una connessione fra interno ed esterno e riportare il fascino industriale nell’appartamento. 
L’appartamento è stato completamente stravolto nel suo assetto e si è deciso di lasciare ampio spazio alla zona giorno. La trasformazione dello spazio esistente è stata conseguita esaltando le caratteristiche della struttura portante infatti se ne è svelata la presenza nel salone. Qui domina una grande trave ed un pilastro, portati a cemento faccia vista. Per la cucina si è scelto un materiale dal sapore industriale: la resina nel colore grigio matt. Di contrasto a questi materiali, cemento e resina, che appaiono al fruitore con una nota fredda,si è deciso di rendere confortevole e caldo l’ambiente con arredi retrò nella cucina come la credenza anni 50 rivisitata con un colore vivace e il tavolo in marmo, mentre negli altri ambienti della casa si è scelto l’utilizzo dimateriali naturali, dal pavimento in listoncino di parquet di Iroko posato a tolda di nave, alle pietre naturali in bagno, l’ardesia nei colori verde e grigia in formati grandi e in mosaico nelle docce. 
Si è lasciato spazio anche alla sperimentazione di tecniche nuove come la parete nella camera da letto che si presenta come sabbia movimentata da un rastrello mentre invece si è utilizzata la colla per pavimenti per ottenere una finitura unica e d’impatto. 
L’ambiente inoltre è reso speciale dalle grandi stesure pittoriche di Umberto Ippoliti, artista contemporaneo romano che sceglie come colori il bitume, la polvere di marmo, vecchie tavole di legno come supporto per le sue opere e tutti quei materiali sopravvissuti ai cantieri industriali a cui lui da una seconda possibilità di vita. 
Aspetto curato nei dettagli riguarda anche l’illuminotecnica, nel salone una guida di luce dimmerabile a soffitto scende a parete fino a terra accostandosi, quasi ad invito,alla porta in cristallo opalino a tutta altezza che fa da varco per la zona notte. 
 
Foto: Giulio d'Adamo 
Superficie
120mq
Località
Roma
Tipologia