Casa armonia

Dal magazzino di una fabbrica Anni 30 nasce Casa Armonia. Un loft di cento metri quadrati che abbraccia il concetto di brutalismo soft, diventando manifesto del pensiero radicale del suo progettista Gianluca Bocchetta (Velvet Studio). 

La casa si colloca all’interno di un progetto ben più ampio, quello di Concreto - acronimo di condivisione, creatività, Torino - la fabbrica riconvertita, pensata come luogo di dialogo e incontro per realtà che orbitano intorno al mondo del design, dell’arte e della cultura. Il suo nome “Concreto” è un manifesto d’intenti nel suo significato più letterale, oltre che un richiamo al materiale della struttura in cui prende forma, il calcestruzzo grezzo (“concrete" in inglese). 

L’estetica industriale diventa il segno distintivo dello spazio e Casa Armonia, ibrido tra appartamento e showroom, ne è protagonista. Al sui interno trovano spazio grandi firme come: Mies van der Rohe, Marcel Breuer, Eileen Gray, Charlotte Perriand. Qualche pezzo di Philippe Starck, Anna Castelli Ferrieri, Achille Castiglioni. Oltre che una selezione di mobili su misura: dalla cucina affacciata sul living costituita da un monolite in marmo di Carrara, alla panca e al tavolo scultoreo ispirati al massimalismo di Memphis, per arrivare alle sedute Muta 1 vestite di velluto.