Attenzione a innamorarti di una particolare piastrella, perché non tutte si possono usare sia a parete che a terra.
Quante volte è capitato che ti recassi in uno showroom o sfogliassi un catalogo online e di colpo ti innamorassi di una piastrella al punto da voler ricoprire l’intera cucina o tutto il bagno? Tante, immagino. Il problema, contrariamente a quanto si potrebbe credere, è che non tutte le piastrelle vanno bene per tutte le superfici. Alcune sono adatte solo al pavimento, altre si usano solo come rivestimento. In generale sono poche quelle che possono essere impiegate per entrambi gli usi. Proprio per questo ho deciso di creare una sorta di mini guida, che ti permetta di fare una scelta più consapevole sulle piastrelle da inserire in casa.
Le piastrelle maggiormente idonee alle pavimentazioni sono quelle a monocottura, ovvero le piastrelle smaltate, formate per pressatura e sottoposte ad un unico processo di cottura.
Le piastrelle più adeguate a fare da rivestimento sono, invece, quelle dette Bicottura, ovvero sottoposte a una doppia cottura, una finalizzata al supporto, l’altra per lo smalto.
Le piastrelle che possono essere usate sia come pavimento che come rivestimento sono quelle in gres porcellanato, con supporto chiaro o colorato, ottenute per pressatura e cotte ad altissime temperature. Possono essere naturali o smaltate, e sottoposte a successive lavorazioni quali: levigatura, lappatura, rettifica, allo scopo di raggiungere particolari aspetti estetici.
Come vedi, non tutte le piastrelle sono uguali, motivo per cui, quando decidi di acquistare quelle per la tua casa, non solo dovresti fare attenzione alle tipologie che stai acquistando, ma anche affidarti a un professionista.