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Parete attrezzata: 4 fattori da considerare per scegliere la soluzione più adatta a te

Come scegliere la parete attrezzata
Lo stile
La tipologia
La funzionalità
Il materiale
Come scegliere la parete attrezzata: conclusioni

Cercando “parete attrezzata” su un qualsiasi motore di ricerca, ti sarà capitato almeno una volta di ritrovarti davanti a una moltitudine di opzioni disponibili in commercio. Ma quale scegliere? 


Con questo articolo voglio aiutarti a indirizzarti verso la soluzione più adatta non solo al tuo stile personale, ma anche alle tue esigenze pratiche.

 


Come scegliere la parete attrezzata


La parete attrezzata è un elemento d’arredo che non può mancare in un salotto, sia per la sua presenza estetica che per la sua funzionalità. Attraverso l’insieme di più moduli componibili o semplicemente su misura, infatti, riesce facilmente a integrare diverse funzioni, come il camino, la tv o la libreria.

 

Al momento della scelta, i fattori principali da tenere a mente sono quattro: lo stile (moderno, classico, minimal…), la tipologia (aperta, chiusa, sospesa, a tutta altezza…), la funzionalità (spazio per la tv, per il camino, per lo scrittorio…) e il materiale (legno, cartongesso, metallo…). Di seguito eccoli nel dettaglio, con alcune immagini di esempio. 

 


Lo stile


Alla base di ogni scelta c’è un concetto fondamentale da tenere a mente: ogni elemento di arredo deve sposarsi in maniera ottimale, in termini stilistici, con gli altri elementi presenti in casa. Questo soprattutto se si parla di un ambiente come il soggiorno, spesso a diretto contatto con altri spazi di utilizzo quotidiano, come la cucina o l’ingresso, e visibile anche dagli ospiti. È quindi importante cercare un filo conduttore comune che riesca a far dialogare i diversi arredi.

 


Un esempio? Attraverso delle semplici cornici-boiserie che disegnano le ante, è possibile restituire alla parete attrezzata una connotazione classica. La prima immagine proposta rappresenta una parete realizzata su misura, dove lo stile classico è reso attuale attraverso l’utilizzo di colori pastello, come il verde salvia, e l’inserimento di inserti in essenza che disegnano dei vani a giorno posti in maniera simmetrica. Al centro trova spazio un vano dedicato alla tv, con al di sotto un camino al bioetanolo.

 

 

 

In questo caso, invece, i ripiani a vista, interrotti solo in parte da tre vetrinette e altri contenitori chiusi, disegnano la parete attrezzata ‘’505’’ prodotta dall’azienda Molteni. Componibile in diverse soluzioni, è caratterizzata da uno stile chiaramente moderno, dove le finiture e i colori caldi, assieme a una corretta illuminazione, contribuiscono nella percezione moderna d’insieme.

 

 

 


Pochi elementi orizzontali caratterizzano, infine, la parete dallo stile minimale ‘’Modern+load-it’’, disegnata dal designer Piero Lissoni per l’azienda Porro. La tv poggia su di una mensola dallo spessore rilevante, posta al di sopra di un contenitore chiuso, mentre dal pannello posteriore sporgono delle mensole slim che fanno da libreria-porta oggetti.

 


La tipologia


In commercio esistono diverse tipologie di parete attrezzata: da quella più comune che poggia a terra, costituita interamente da vani a giorno, fino a una soluzione completamente chiusa con ante a tutta altezza. Nel mezzo vi è una quantità considerevole di possibili varianti con elementi sospesi, ante opache o trasparenti, moduli variabili e così via. 


Nel considerare la tipologia come criterio di scelta, vanno valutate innanzitutto le esigenze di spazio. La scelta di una parete attrezzata con pochi contenitori chiusi o, in generale, pochi elementi va prevista qualora siano già presenti arredi in zona giorno che possano essere adibiti a spazio-contenitore. Al contrario, per esempio, si potrebbe considerare l’idea di integrare un armadio guardaroba all’interno della parete attrezzata, soprattutto se posta in prossimità dell’ingresso.

 


Nell’immagine sopra viene mostrata, per esempio, una parete attrezzata realizzata su misura, dove a prevalere sono i contenitori chiusi (nella parte a sinistra, anche a tutta altezza), ma dove non si rinuncia ad altre funzioni come un camino e il vano tv. Questa tipologia la si può considerare quando si ha l’esigenza di avere maggiore spazio da adibire a guardaroba o contenitore. 

 


Qualora non si necessiti di ulteriore spazio-contenitore in zona giorno, può essere considerata una valida alternativa tipologica una soluzione composta da pochi elementi con la possibilità di renderli sospesi dal pavimento. Un esempio potrebbe essere la parete attrezzata ‘’36E8 - 0878’’ proposta dall’azienda Lago, costituita da un totale di quattro elementi sospesi componibili fra loro, come si può vedere nella foto sopra. 

 


La funzionalità


La parete attrezzata, oltre a esaltare l’estetica dell’ambiente in cui viene posta, risulta essere un valido elemento di arredo capace di contenere e integrare diverse funzioni al suo interno.

 

La prima funzione, e probabilmente quella più comune, è quella di fungere da mobile tv, un elettrodomestico al quale con il passare degli anni viene dedicato uno spazio sempre più grande. Sono però numerose le funzioni che una parete attrezzata può accogliere, come per esempio il camino: dai più classici a legna fino ai termocamini, passando per i bruciatori alimentati con il bioetanolo. Questi ultimi sono particolarmente di tendenza negli ultimi tempi, sia perché consentono una maggiore flessibilità, perché privi di canna fumaria,  sia perché facili da manutenere e poco dispendiosi in termini di pulizie.

 


Qui sopra si può vedere un esempio di parete attrezzata essenziale realizzata su misura, con la presenza di un bruciatore al bioetanolo incassato nel mobile sospeso. 

 

 

 


Altro esempio (visibile nelle due foto sopra) è la parete “LGM 2.0”, progettata dall’azienda Clei, specialista in mobili trasformabili: una soluzione particolarmente flessibile che di giorno accoglie un vano dedicato alla tv, oltre a una libreria e a uno scrittoio, mentre la notte si può facilmente trasformare facendo apparire un letto con pochi semplici movimenti. L’ideale in assenza di uno spazio da destinare agli ospiti. 

 


Con il sempre più crescente fenomeno del lavoro da casa, o smart-working, si è reso necessario dotare gli ambienti casalinghi di uno spazio apposito da destinare a questa funzione. Anche in questo caso, all’interno della parete attrezzata può essere tranquillamente integrata una zona lavoro con scrivania dedicata.


Alcune aziende propongono inoltre una soluzione ibrida, dove all’occorrenza, abbassando un’anta, è possibile ricreare un piccolo ufficio dotato di prese per il pc e ripiani dedicati destinati a studio e lavoro, come nell’esempio dell’immagine sopra proposta (Lago design). 

 


Realizzando delle soluzioni su misura è possibile, infine, riuscire a integrare all’interno della parete attrezzata anche una porta, come si può vedere nell’immagine qui sopra. In questo modo, si ha la possibilità di optare per una porta scorrevole e nascondere così il binario dietro al mobile, o, addirittura, mimetizzarla tra le ante, rendendola del tutto impercettibile. Questa soluzione potrebbe essere utile quando si vuole “nascondere” l’accesso di un ambiente di servizio, come il bagno, il ripostiglio o la dispensa.

 


Il materiale


Finora, gli esempi riportati nei paragrafi precedenti propongono come materiale principale il legno, in tutte le sue forme e finiture. Questo, però, non è l’unico materiale con cui è possibile realizzare una parete attrezzata. Una valida e comune alternativa è infatti rappresentata dal cartongesso.

 

Attraverso questo materiale è possibile realizzare degli arredi su misura nella forma e dimensione che si preferisce. Nella maggior parte dei casi, il cartongesso viene a sua volta integrato con altri materiali come il vetro, utilizzato soprattutto come appoggio per i ripiani, facilitando in questo modo le operazioni di pulizia, o il legno utilizzato in questo caso per realizzare le ante.

 


Qui sopra un esempio di parete attrezzata realizzata in cartongesso con ante in legno. 


Attraverso l’utilizzo del cartongesso è inoltre possibile realizzare una controparete, appoggiata al muro vero e proprio, dove poter incassare la parete attrezzata, che risulta quindi incassata e a filo con la superficie. 

 


Il legno, infine, può essere integrato anche con elementi in metallo, che nel caso della parete attrezzata ‘’Antis’’, proposta dall’azienda Alf dafrè e visibile nell’immagine in alto, costituiscono la parte strutturale dell’elemento di arredo. In questo caso, i montanti verticali in metallo assicurano l’ancoraggio a soffitto e a pavimento, restituendo la possibilità di poter usufruire dell’arredo da entrambi i lati e rendendo lo spazio maggiormente flessibile.

 


Come scegliere la parete attrezzata: conclusioni


In questi pochi paragrafi si è cercato di orientare la scelta della parete attrezzata verso la soluzione più adatta alle proprie esigenze. Seguendo i pochi e semplici criteri elencati, è possibile infatti indirizzare le proprie scelte verso un campo più ristretto, evitando il rischio di perdersi tra le innumerevoli varianti disponibili sul mercato.

 

In ogni caso, però, questo articolo non ha le pretese di essere esaustivo sull’argomento, perché ovviamente molto dipende dal budget e dallo spazio a disposizione ed è per questo che spesso è importante affidarsi a un professionista.

 

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Scritto da
Arcangelo Primato
Architetto, Interior designer
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