Arredare un open space lungo e stretto non è così difficile come si potrebbe pensare: basta infatti seguire poche e semplici regole che ti aiuteranno a non commettere errori.
Se stai pensando a come arredare il tuo open space lungo e stretto, ecco alcuni accorgimenti e altrettanti passaggi da tenere a mente per un risultato funzionale e che dia risalto e personalità all’ambiente.
Innanzitutto, davanti a una pianta rettangolare lunga bisogna dividere idealmente lo spazio in maniera trasversale, così da adattarla al meglio ai diversi ambienti che si vogliono creare: cucina, sala da pranzo, salotto, camera da letto…
In generale, invece, è sempre sconsigliato separare lo spazio in maniera longitudinale, perché restringerebbe visivamente la stanza andando a perdere la bellezza dell’open space.
Dopo aver idealmente diviso gli spazi, arriva il momento di assegnare le funzioni; sappi, però, che non esiste una regola generale, perché varia da caso a caso o, meglio, da casa a casa.
Se, per esempio, è presente una grande vetrata, questa può essere sfruttata per rilassare la vista, quindi le può essere dedicata la porzione destinata al salotto oppure alla sala da pranzo.
Un open space lungo e stretto può essere diviso fisicamente con i mobili. In cucina via libera quindi a penisole o isole (se c’è spazio a sufficienza), negli altri ambienti a librerie con doppio passaggio ai lati, quinte divisorie, madie e così via. Per dare un tocco di personalità in più si può pensare fuori dagli schemi e dai soliti cliché: perché non arredare in mezzo alla stanza, per esempio?
La soluzione che preferisco di più e che porta maggiori vantaggi anche con una stanza a “L” è il tavolo da pranzo posto tra la cucina e il divano: in questo modo le funzioni si separano in modo “sfumato”, perché il tavolo soddisfa l’azione del “mangiare” della cucina e, allo stesso tempo, l’azione del “colloquiare” del salotto, soprattutto quando si hanno ospiti a casa.
Se vuoi arredare lungo la parete più lunga, la soluzione più adatta è quella di allestire un armadio continuo a tutta altezza che soddisfi le diverse funzioni; in tal caso il mobile può essere fatto su misura per dare maggiore valore e personalità alla casa.
Per un open space lungo e stretto pratico e funzionale è importante lasciare sempre un collegamento di passaggio tra gli ambienti e creare un percorso senza l’intralcio di mobili e complementi, come per esempio tavolini o arredi troppo ingombranti.
A tal proposito, il consiglio è di scegliere arredi proporzionati con le dimensioni dello spazio che si ha a disposizione. Se ciò non è possibile perché non vuoi rinunciare a quell’enorme tavolo che ti ha conquistato o che ha un valore sentimentale, rendilo protagonista e bilancia gli altri mobili. Il detto “less is more” ripaga sempre.
La bellezza dell’open space sta proprio nell’avere uno spazio completamente aperto senza troppe suddivisioni: insomma, non comprare una casa per poi dividerla con quinte divisorie troppo pesanti all’occhio. Preferisci quindi scaffali o separatori aperti, a fil di ferro o con mensole esili e sottili e lascia intravedere cosa c’è dall’altra parte del divisorio per ottenere sempre quella continuità visiva caratteristica degli spazi ampi e aperti.
Se proprio hai bisogno di una separazione più netta ma versatile, corri al riparo con l’utilizzo di vetrate scorrevoli; al giorno d’oggi ce ne sono per tutti i gusti.
La casa non è solo in planimetria, pensa anche in altezza! Un gradino o una piccola rampa possono separare gli ambienti delimitando la funzione e mantenendo la continuità visiva dell’intero open space.
Per non cadere nel banale, cerca di creare un punto focale su cui concentrare l’attenzione. Qualche esempio? La parete di fondo, un complemento dalle dimensioni importanti oppure un progetto illuminotecnico particolare.
Lo spazio può essere valorizzato anche attraverso l’uso di colori accesi o complementi stravaganti come possono essere le sedie del tavolo da pranzo tutte diverse, sia nella forma che nel colore. Segui le regole, ma lascia anche libero sfogo alla fantasia!