Il loft "A Mano Libera", ideato da Velvet Studio, si posiziona nell'antico retaggio industriale di Torino e sorge dalle ceneri di un'ex fabbrica di pneumatici nelle vicinanze del fiume Dora.

Progetto "A mano libera" di Velvet Studio

Questo spazio, suddiviso in due zone, accoglie i suoi ospiti in un open space elegante e contemporaneo, dove ingresso, cucina e salotto si fondono in un involucro che evoca suggestioni del passato.

La zona giorno è caratterizzata da un volume centrale di marmo Alpinus, che ospita una parte della cucina, e un’area salotto con il divano Anfibio di Giovannetti.

Elementi di design come le sedute Cesca di Knoll e la Lamp de Marseille di Nemo si fondono armoniosamente con gli arredi su misura, generando un contrasto tra forme nette e spigolose, tipiche del brutalismo, e materiali autentici, dalle superfici in intonaco grezzo all’acciaio satinato e all’ottone crudo.

L'arte di Giuseppe Mulas e le fotografie di Elisabetta Riccio, incorniciate dalle rigide linee della libreria, si integrano perfettamente nelle pareti in cemento.

Nel bagno degli ospiti, il rivestimento lucido e gli inserti in specchio disorientano con un gioco di riflessi mentre un pulsante rosso d'emergenza funge da interruttore.

La zona padronale è un rifugio su misura per il proprietario dinamico e cosmopolita, con un letto arancione inserito in un volume centrale che ospita uno degli armadi della cabina. Specchi strategici amplificano la prospettiva e sottolineano la personalità del proprietario.

Il loft si distingue per la fusione tra il passato industriale e il contemporaneo, con la sua cucina spettacolare che si fonde con il salotto attraverso specchi raffinati e opere d'arte.